Storia dell’Anatomia tra arte e scienza – Parte 1
Ripercorriamo insieme le prime tappe della storia dell’Anatomia, disciplina che si pone come fondamento dell’osteopatia e pane quotidiano per l’osteopata. Soltanto grazie alla profonda conoscenza del corpo umano, infatti, è possibile effettuare un’indagine palpatoria soddisfacente e applicare il necessario trattamento osteopatico.
Ma quanto è lungo ed impervio il progresso della storia dello studio anatomico? Proviamo a scoprirlo insieme, lasciandoci incantare dai disegni del grande Leonardo.
di Giulia Querci
I protagonisti della scienza antica
L’indagine anatomica sul corpo umano non può prescindere dalla pratica della dissezione sui cadaveri e ciò ha ostacolato per millenni il progredire di questo ambito d’indagine. Un paio di millenni avanti Cristo già si praticavano forme di dissezione, prevalentemente sugli animali. Questa pratica, tuttavia, aveva più a che fare con la ritualità magica e religiosa che con la pratica scientifica. Per ben tredici secoli buona parte delle conoscenze mediche si affidarono agli studi di Galeno (nato nell’antica Pergamo, città dell’Asia Minore, ca. 130 d.C.). Si tratta forse del più noto e rilevante medico d’epoca greco-romana vissuto dopo Ippocrate (nato sull’Isola greca di Kos ca. 460 a.C.), altro pilastro della primordiale scienza medica.
Il Rinascimento: una svolta per la storia dell’Anatomia
Per un approccio più “scientifico” all’anatomia, intesa come ambito di ricerca, dovremo però aspettare il XIV secolo. Particolarmente rilevante sarà l’opera del medico-anatomista Mondino de’Liuzzi (nato a Bologna nel 1275). Questi, formatosi nel più antico ateneo universitario del mondo occidentale, Bologna, è noto per la pubblicazione del testo Anothomia (1316), un punto di riferimento per generazioni di futuri medici. Dopo Mondino la strada dell’indagine anatomica subisce una svolta. Il Rinascimento italiano, e prima ancora il “risveglio” avvenuto in ambito toscano nel all’inizio del XV secolo, riposizionano l’uomo al centro del campo d’indagine, con una nuova prospettiva sul mondo.
Un punto di vista libero da condizionamenti religiosi che porterà medici ed artisti insieme sul tavolo atomico, gli uni per il progresso della scienza, gli altri per il progresso dell’arte.
I protagonisti dell’arte
l pensiero a questo punto ci porta direttamente ai magnifici e famosissimi disegni eseguiti da Leonardo da Vinci (nato a Vinci nel 1452). L’artista, che forse più di ogni altro accoglie in sé tutte le caratteristiche del “genio rinascimentale”, ci ha infatti lasciato un ingente corpus di studi anatomici. La maggior parte di essi è raccolto in un codice composto da circa 600 fogli, che fanno davvero la storia dell’Anatomia. Noti come Disegni Anatomici della Biblioteca reale di Windsor (o semplicemente Codice Windsor), essi documentano lo scrupoloso lavoro di osservazione condotto da Leonardo direttamente su cadaveri umani, con un’attenzione speciale rivolta a muscoli ed ossa. I disegni, conservati in fogli singoli e mai riorganizzati sotto forma di trattato, saranno pubblicati per la prima volta soltanto alla fine dell’Ottocento. Attualmente fanno parte della collezione reale della regina d’Inghilterra e sono custoditi presso il Castello di Windsor.
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