Storia dell’Anatomia tra arte e scienza – Parte 2
Nel precedente articolo (Storia dell’anatomia tra arte e scienza – Parte 1) abbiamo brevemente ripercorso le tappe della storia antica dell’Anatomia… Lasciandoci incantare dai sorprendenti disegni di Leonardo da Vinci. Adesso voltiamo pagina verso una nuova stagione scientifico-artistica.
L’altra tappa fondamentale per lo sviluppo dell’Anatomia è infatti il Secolo dei Lumi, che va dalla fine del XVII secolo e attraversa il XVIII con scoperte che gettano realmente le basi delle attuali teorie scientifiche. L’uso critico della Ragione inondò di luce il 1700, rischiarando le tenebre che avevano offuscato i secoli precedenti. Il sistema di conoscenze pregresse fu rifondato, per una rivoluzione totale.
di Giulia Querci
I grandi protagonisti dell’Illuminismo (ri)scrivono la storia dell’Anatomia
Da Galileo Galilei a Isaac Newton, è possibile scorrere i nomi dei più noti filosofi, scienziati, matematici, chimici e fisici, ma anche quelli dei medici che hanno rivoluzionato non solo la storia dell’Anatomia, ma la storia della medicina intera. Tento un breve elenco, per citare almeno i più noti e quelli a noi più vicini. Marcello Malpighi (nato a Crevalcore nel 1628) è il padre della microbiologia. Giovanni Battista Morgagni (nato a Forlì nel 1682) è considerato il fondatore dell’anatomia patologica. Anton van Leeuwenhoek (nato in Olanda a Delft 1632), è considerato il primo microbiologo, perché costruì un microscopio (partendo dalle ricerche compiute precedentemente da Galilei) con il quale osservò per la prima volta i batteri, il sangue e anche la placca dentale. Francesco Redi (nato ad Arezzo nel 1626) fu uno dei più grandi biologi di tutti i tempi. Infine Edward Jenner (nato in Inghilterra a Berkeley 1749), a cui dobbiamo la prima efficace vaccinazione della storia, contro il vaiolo.
I grandi protagonisti dell’arte
Anche in questa stagione, quella dell’Illuminismo, arte e scienza vanno a braccetto e così i nostri occhi si spostano agevolmente dai nomi dei grandi scienziati a quello del grande pittore olandese Rembrandt Harmenszoon van Rijn (nato in Olanda a Leida nel 1606) e sulla sua Lezione di anatomia del dottor Tulp. Quattordici occhi stupefatti e leggermente inorriditi scrutano il braccio sinistro inciso dal bisturi del dottor Tulp. Questi, con con lunghe pinze chirurgiche, afferra i tendini e con la mano mima i movimenti resi possibili dagli stessi. Un capolavoro del 1632 conservato al Mauritshuis dell’Aia.